Dal noleggio dei dvd alle serie tv in streaming: la storia di Netflix

Oggi tutti conoscono Netflix, ma oltre che per le sue serie televisive questa azienda è degna di nota anche per la sua capacità di sapersi adattare ai cambiamenti

Andrea Pastore 10/10/2016 0

Avete mai sentito o letto “Netflix and chill”? Da semplice espressione per dire che si restava a casa a rilassarsi e guardare una serie tv sulla nota piattaforma, oggi, negli Stati Uniti, ha completamente sostituito la più nota frase da fine appuntamento “Do you want to come up for some coffee?” (Ti va di salire per prendere un caffè?) legittimando Netflix ad assumere il ruolo di  vero e proprio fenomeno di costume.

Al passo con i tempi

Fondata nel 1997, con sede a Los Gatos, in California, la società statunitense debuttò sul mercato con attività in abbonamento che prevedevano il noleggio di film in DVD, consegnati ai clienti per via postale. Nessun vincolo temporale: una volta raggiunto il numero massimo di contenuti scelti a noleggio contemporaneamente, l’utente doveva riconsegnare via posta i titoli in proprio possesso per ricevere i successivi. In poco tempo divenne uno dei maggiori concorrenti del colosso Blockbuster e come quest'ultimo si trovò ad affrontare la crisi che lo portò al fallimento, ma ne seppe uscire: seguendo le tendenze del nuovo millennio e dell’era digitale, nel 2008 si rinnovò iniziando a prendere le sembianze della piattaforma di streaming on demand che tutti noi conosciamo. Nel 2015, approda in Italia rivoluzionando, anche qui, il modo di guardare la tv. Un catalogo sempre aggiornato comprende sia lungometraggi che alcune delle più note serie TV, in lingua originale e doppiati anche con i sottotitoli, è disponibile tramite diversi tipi di abbonamento, da 7,99 euro a 11,99 a seconda della qualità di riproduzione e del numero di device inclusi. Inoltre, un mese di prova gratuito e l’elevata compatibilità con i dispositivi (dai computer agli smartphone iOS e Android, passando per tablet, console e set-top-box) invogliano sempre più utenti a provare i servizi della piattaforma, innescando un percorso di fidelizzazione che in Italia punta a raggiungere una famiglia su tre.

Le prospettive future

Amazon, Hulu, Sony, HBO, Apple, YouTube sono solo alcuni degli operatori che stanno cercando di cavalcare l’onda di Netflix aprendosi all’industria del video streaming e della creazione di contenuti. Per correre ai ripari, l’azienda ha annunciato che i contenuti originali o di sua proprietà passeranno dall’attuale 10 al 50 per cento, tentando di attrarre nuovi abbonamenti. Un ulteriore passo è stato fatto quando si è scelto di aumentare i prezzi degli abbonamenti ai clienti di lunga data per finanziare il reparto creativo ma, a sorpresa, c’è stato un elevato numero di disdette. A detta degli esperti, una delle prossime mosse della piattaforma di streaming on demand più famosa del mondo potrebbe consistere nel ridurre drasticamente il proprio target con una formula premium che aumenterebbe i ricavi perdendo, però, una grossa fetta di spettatori. A noi non resta che stare a vedere che decisione prenderà Reed Hastings, CEO di Netflix che su facebook vanta circa 350.000 follower.

Potrebbero interessarti anche...

Andrea Pastore 17/08/2015

Vivere di arte nel 2015 è possibile? Intervista a Daniela De Simone

Il settore settore artistico è ancora poco esplorato dagli startupper, nonostante siamo uno dei paesi con la maggior concentrazione di opere arte nel mondo e il mercato dell'arte, nonostante la crisi, vale oltre 100 milioni di euro. Ma oggi quanto è difficile vivere di arte? Quella dell'artista è probabilmente la professione (se così si può chiamare) più affascinante che ci sia, ma anche una delle più difficili, che almeno all'inizio implica compensi bassi e tanto lavoro. Ne parliamo con Daniela De Simone, artista salernitana che dal 2014 ha deciso di dedicarsi esclusivamente all'arte.

Leggi tutto

Andrea Pastore 02/12/2014

Stackoverflow: l'importanza di arrivare primi

Stackoverflow è un sito che consente di inserire domande su argomenti di programmazione. È il punto di riferimento di tantissimi sviluppatori in tutto il mondo, riceve oltre 500.000 visite al mese e contiene un enorme quantitativo di domande.
La storia di questa startup, che oggi da lavoro a circa 200 persone (alcune delle quali sparse in ogni parte del mondo), è iniziata nel 2008, quando il suo fondatore si è accorto che non c'era un punto di riferimento per i programmatori, che fino a quel momento dovevano cercare le informazioni

Leggi tutto

Andrea Pastore 10/05/2016

Dall'olimpo della fotografia al fallimento: la storia di Kodak

I meno giovani sicuramente ricorderanno gli anni in cui una volta scattata una foto bisognava aspettare lo sviuppo per sapere com'erano venute. Era l'era dei rullini fotografici, e Kodak era una delle aziende leader del settore: è stata fondata verso la fine dell'Ottocento da George Eastman , con il nome di Eastman Kodak Co. Un nome semplice , senza significato ma facile da ricordare ( come per molti marchi di simile consumo ) unito a uno slogan accattivante , “Voi premete il pulsante , noi facciamo il resto” , che ne sintetizza perfettamente tanto lo scopo

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...